Inter, scudetto numero 20 e doppia stella che brilla ancor di più per avere vinto in casa del Milan.

Non c’è che dire. L’Inter di Inzaghi ha vinto con merito lo scudetto del campionato 2023’24. Un percorso fatto di vittorie, di condizioni mentali e fisiche che si sono instaurate in uno spogliatoio coeso e tale da creare armonia nella consapevolezza di essere i più forti d’Italia. Unico neo resta l’estromissione negli ottavi di Champions League ad opera di un Atletico Madrid che non è poi stato all’altezza della situazione, uscendo ai quarti di finale. Per il resto chapeau a questa Inter che attraverso il suo timoniere, Simone Inzaghi, ha navigato mari talora anche in tempesta, restando sempre a galla contro critiche e opinioni malevoli, proprio contro il tecnico nerazzurro che, a detta di molti, non sapeva leggere le partite sbagliando i cambi in maniera eclatante. Per quanto ci riguarda, fin dai tempi non sospetti, abbiamo sostenuto che con l’Inter Inzaghi avrebbe costruito un ciclo fatto di conquiste e vittorie. E possiamo dire di non avere sbagliato in questa valutazione su un tecnico – ex calciatore – che sa costruire la squadra a partire dallo spogliatoio. E’ altresì vero che Inzaghi è ben supportato da una dirigenza invidiabile che fa capo a Beppe Marotta, da un parco calciatori di prima fascia – non solo come titolari – e da una società che nonostante si trovi in risapute difficoltà economico – finanziarie, vince titoli importanti e costruisce un presente che guarda all’immediato futuro con alto senso costruttivo. Possiamo dire qualsiasi cosa su questa Inter di Simone Inzaghi che, tra l’altro, all’inizio ha dovuto convincere gli scettici che sostenevano di non essere adatto all’Inter per non avere sufficiente esperienza internazionale, tuttavia, se nel calcio una squadra vince e convince, nulla si può dire se non congratularsi per quanto è stato fatto per arrivare” in alto alla montagna e vedere il panorama” (Inzaghi dixit). Naturalmente, il calcio ci ha insegnato che certi giudizi positivi dati dal momento delle vittorie, spesso vengono rivisti o addirittura cancellati da un prosieguo di decadenze tecniche, tattiche e di gioco, corrispondenti a tante situazioni che nel tempo ne opacizzano l’entusiasmo. Tuttavia, resta il fatto che l’Inter di Inzaghi ha saputo scrivere una pagina importante nell’albo storico di questa società nerazzurra tanto seguita e amata dai suoi tifosi. E adesso comincia il bello. Riusciranno i nostri eroi a confermarsi con la stessa autorità anche nel prossimo campionato 2024’25, scalando la montagna per vedere il panorama internazionale con la conquista della Champions? Mah, vedremo cosa accadrà. Peraltro, prevedere il futuro non è mai stato alla portata del sentire umano e calcistico spesso legato a facili entusiasmi e contrapposte delusioni. Tuttavia, resta importante gustare a fondo il momento attraverso quel “Carpe diem” che nel calcio, come nella vita, resta l’unica vera sostanza di tutto. Il domani dell’Inter (e non solo) si vedrà. Oggi i tifosi nerazzurri pensano a godersi il momento godereccio. E’ legittimo!

Salvino Cavallaro

 

 

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